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Moda Pietro

BIOGRAFIA: Piero Moda.

Piero Moda (nato Lorenzo Moda) è laureato in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nato a Rovigo nel 1949 da una famiglia proletaria, ha vissuto in prima persona i drammi dell’alluvione del Polesine del 1951, subendo con tutta la famiglia lo sfollamento in Piemonte e poi in Trentino. Tornato in Polesine nel 1952, ha dovuto affrontare periodicamente l’allontanamento del padre, costretto ad emigrare per lavoro. Durante l’adolescenza, ha cercato una dignitosa formazione socio-culturale, sostenuto da una famiglia che, pur nella ristrettezza economica, lo ha educato nei sani principi dell’onestà e della sincerità, virtù tipiche della gente di quelle terre. Un grave incidente sul lavoro subito dal padre ha costretto Moda a entrare presto nel mondo del lavoro, continuando però a frequentare gli studi come studente lavoratore.

In questo periodo, grazie all’insegnamento e al contatto con il Maestro Scultore Cesare Zancanaro, si sono sviluppate in lui doti e passioni artistiche mai abbandonate. Si è avvicinato ai grandi maestri dell’Impressionismo prima, e ai vari movimenti artistici del Novecento poi.

Con l’inserimento nel mondo del lavoro, Moda ha iniziato un forte impegno socio-culturale che lo ha portato a vivere in prima persona le grandi battaglie sociali del periodo, incluso il movimento del Sessantotto. Moda ha avuto un ruolo importante a livello provinciale, diventando segretario provinciale dei metalmeccanici e facilitando i contatti tra il movimento studentesco e operaio. A livello nazionale, è stato inviato alla Scuola Nazionale del Sindacato e alla Scuola Formazione Quadri a Roma. In quel periodo ha realizzato lavori artistici di impegno sociale, ora patrimonio artistico della Camera del Lavoro di Rovigo e della Scuola dell’ex PCI alle Frattocchie a Roma.

Durante questi anni, Moda ha avuto decisivi contatti con la scuola romana, frequentando artisti come Schifano, Angeli, Tano Festa, e lavorando brevemente con Renato Guttuso. Ha conosciuto e ricevuto elogi dal critico Giulio Argan, che successivamente lo ha autorizzato a utilizzare un brano della sua opera “L’Arte Moderna” per la presentazione di una propria monografia.

Negli anni ’70, trova una compagna ideale e inizia un periodo di riflessione e revisione del proprio lavoro. Durante questo tempo, Moda esplora una sofferta ricerca artistica che spazia tra l’informale più esasperato e un riavvicinamento a una pittura figurativa permissiva, priva di condizionamenti.

Dopo quasi 15 anni di solitario lavoro, Moda ritorna prepotentemente sulla scena artistica, collaborando con importanti gallerie e mercanti d’arte. Nel 2000, pur lavorando a richieste specifiche, non ha rinunciato al “sogno nella pittura”.

cm. 80 x 120
acrilico, tecnica mista su tela
archivio: mp005

cm. 80 x 160
acrilico, tecnica mista su tela
archivio: mp002